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Artículo: Michael Jackson: One Night Only. Damien Shields

Traduzione Articolo:

" Il 25 luglio 1995, il Re del Pop rivelò che avrebbe partecipato a uno speciale televisivo che sarebbe stato trasmesso quello stesso anno. Lo speciale, denominato Michael Jackson: One Night Only, doveva essere un evento concerto intimo, in scena presso lo storico Beacon Theatre di New York City. Lo spettacolo live sarebbe stato registrato l'8 e il 9 dicembre e ne era programmata la messa in onda in esclusiva su HBO alle 20:00 del 10 dicembre.
Alla fine, Michael Jackson: One Night Only venne annullato pochi giorni prima della prevista messa in onda, con Jackson che fu ricoverato in ospedale dopo essere collassato durante le prove il 6 dicembre.
La cancellazione dello speciale sollevò domande, molte delle quali rimangono senza risposta. Ancora oggi, i fan continuano a interrogarsi sullo spettacolo che non c'è mai stato: quali canzoni avrebbe eseguito Jackson, come sarebbe stata la produzione, se le prove furono registrate, di chi fu l'idea di fare lo show, se il collasso di Jackson fosse vero o una messa in scena, perché lo speciale non venne mai riprogrammato, e quale impatto avrebbe potuto avere sulla sua vita e sulla sua carriera da quel momento in poi se avesse effettivamente avuto luogo.
Perciò, ho deciso di approfondire l'argomento raggiungendo dozzine di coloro che, in un modo o nell'altro, hanno partecipato a quell'evento. Nell'ultimo mese, ho intervistato molti di loro e ho messo insieme un resoconto accurato di quello che sarebbe potuto essere il più grande concerto mai avvenuto.
"Non avrebbe potuto dedicarcisi con più passione" mi ha detto l'allora manager di Jackson, Jim Morey, sull'entusiasmo del suo cliente per i concerti. "L'idea era sua. Quello che Michael voleva fare era qualcosa che personalmente non aveva mai fatto prima. C'era sempre una montagna da scalare, e questo speciale HBO si apprestava ad essere qualcosa senza precedenti. Era totalmente sotto il controllo di Michael e del suo team. Lui scelse il regista. Scelse gli ospiti d'onore. Sarebbe stata ancora un'altra montagna che Michael avrebbe scalato e qualcosa che nessun altro intrattenitore avrebbe potuto compiere".
Jackson, il cui album HIStory era uscito appena 6 settimane prima dell'annuncio dello speciale, contattò il suo amico di lunga data, regista veterano e produttore esecutivo, Jeff Margolis, per aiutarlo a mettere in scena l'evento.
"Michael venne da me. Lo conoscevo da quando era piccino e avevamo lavorato molte, molte volte insieme nel corso degli anni", ha detto Margolis, produttore dello speciale per celebrare i 60 anni di Sammy Davis Jr. nel 1990 e di quello per festeggiare il compleanno di Elizabeth Taylor nel 1997, in entrambi i quali Jackson si esibì. "Lui veniva nel mio ufficio di tanto in tanto ed io andavo al Neverland Ranch e trascorrevamo semplicemente del tempo insieme a parlare di varie cose".
"Quando Michael e la sua società di management decisero di fare questo speciale, volevano davvero provare qualcosa di diverso", ha ricordato. "Invece di una di quelle arene giganti, Michael voleva provare a fare qualcosa di più intimo, che lo rendesse più tangibile per i suoi fan, e per il pubblico americano. Così se ne uscì con questa idea, venne da me e disse: 'Voglio che sia qualcosa di intimo. Come lo faresti?' E' così che nacque. Scegliemmo il Beacon Theatre di New York City. Si tratta di un bellissimo vecchio teatro art-decò, volevamo l'intimità del teatro cosicché Michael potesse sentirsi più vicino ai fan e i fan potessero sentirsi più vicini a lui".
«Questo è quello che Michael aveva immaginato", ha concordato Morey. "Piuttosto che farlo esibire allo Yankee Stadium di fronte a 70.000 persone, il Beacon Theatre ha una capienza di circa 3.000 persone, ed era questa la visione intima di Michael, non diversamente da quello che avrebbe potuto fare Frank Sinatra. Perciò, sarebbe stato l'Uomo e la sua Musica, piuttosto che lazzi, fulmini e saette".
"Credo che questo sia il traguardo di un vero performer, essere in grado di raggiungere qualsiasi tipo di pubblico in tutto il mondo, di qualsiasi dimensione" aveva detto Jackson quando gli era stato chiesto dell'idea di eseguire uno spettacolo più intimo. "Se riesci a relazionarti direttamente con un piccolo gruppo di persone, la magia comincia ad accadere. Io ho cominciato con questo tipo di concerti. [Lo speciale HBO] è intimo. È a distanza ravvicinata. Mi permetterà di fare un sacco di cose che non ho mai fatto prima".

Una volta che l'idea e la location furono decise, Jackson e Margolis cominciarono a pianificare lo spettacolo e ad assemblare una squadra in grado di aiutarli a realizzare la loro visione.
"Fondamentalmente, per quanto riguarda la musica, sarebbe stato eseguito tutto quello che Michael riteneva appropriato, dai suoi successi del passato alle sue canzoni più recenti. Voleva fare un sacco di successi del passato perché tutti li conoscevano. Assunsi lo scenografo, il light designer e i coreografi che pensavo giusti per quel tipo di spettacolo", ha raccontato Margolis. "Assunsi una mezza dozzina di coreografi perché volevamo che ogni numero trasmettesse una sensazione diversa. Non volevamo che tutti i numeri avessero la stessa impronta. Ciascun coreografo aveva due o tre numeri su cui lavorare. Assunsi Jamie King e un coreografo chiamato Barry Lather, che ora è il coreografo di Usher".
"Entrai nel progetto per conto di MJ e Jeff come consulente" ha ricordato Kenny Ortega. "Jeff è un grande amico e abbiamo lavorato insieme su diversi progetti".
"Assunsi Kenny Ortega per supervisionare il tutto", ha spiegato Margolis. "Kenny e io siamo veramente buoni amici e avevamo fatto tantissime cose insieme. Aveva lavorato con Michael in precedenza e sapevo che a Michael lui piaceva davvero tanto e anche lui amava lavorare con Michael. Perciò pensai, sai che c'è? Lo prendo perché supervisioni tutti gli altri coreografi. Accettò e Michael si sentiva tranquillo sapendo ci fosse lui a dare un'occhiata generale su tutto".
Oltre ad Ortega, anche l'amica di lunga data di Jackson e icona della danza, Debbie Allen, venne assunta come coreografa di supervisione. "Dal momento che si conoscevano così bene, pensai sarebbe stata una buona idea coinvolgere Debbie", ha ricordato Margolis.
"Kenny e Debbie erano lì per aiutare un gruppo di giovani coreografi a rimanere concentrati sugli obiettivi e rispettare le scadenze", ha detto Lavelle Smith Jr., un altro dei coreografi coinvolti nello spettacolo. "Jeff Margolis aveva bisogno di persone che sapeva avrebbero potuto aiutarlo a parlare con noi giovani ballerini e coreografi".
Smith, co-coreografo dell'elettrizzante performance di "Dangerous" eseguita da Jackson durante la cerimonia di apertura degli MTV Music Video Awards del settembre 1995, ha ricordato un viaggio in Europa con Jackson, Travis Payne, e un entourage di ballerini per una performance promozionale della routine nello show televisivo Wetten Dass in Germania il 4 novembre - solo cinque settimane prima che lo speciale HBO avrebbe dovuto aver luogo.
"Travis e io eravamo appena tornati dall'Europa con Michael e non eravamo ancora stati contattati per lo speciale HBO. Michael era sicuro che fossimo stati chiamati, perché quando avevamo lasciato l'Europa, ci aveva detto: 'ragazzi, ci vediamo a New York' ma noi non avevamo ancora sentito nessuno. Allora Michael ci fece cambiare il volo e la nostra tappa successiva fu New York. Quando stavo andando alla prima riunione con tutti i coreografi, ricordo di aver pensato: che sta succedendo qui? C'erano così tante persone là. Troppi chef in cucina, quasi. Ognuno stava lavorando su uno o due numeri".
"Ci dissero che stavamo andando a sviluppare uno show televisivo iconico che sarebbe passato alla storia per Michael" ha ricordato il coreografo Barry Lather. "C'erano parecchi coreografi coinvolti e c'era quell'eccitazione che ciascun coreografo si apprestava a realizzare qualcosa di estremamente speciale e nuovo per MJ, sviluppando nuovi concetti, nuovi passi di danza, e creando uno spettacolo televisivo epico".
Le prove di danza per lo speciale si tenevano presso i Sony Studios di New York City, con fino a un centinaio di ballerini che entravano e uscivano dall'edificio per provare i loro numeri.
"Era un lavoro di squadra, ma lavoravamo tutti separatamente" ha aggiunto Lather. "Percepivo un'atmosfera top secret. Ciascuno faceva i suoi numeri speciali a porte chiuse. Non vedevamo cosa facevano gli altri coreografi. Sicuramente era un progetto unico al quale erano tutti dediti".
"Era un'attività di lavoro molto separata", ha detto Smith. "Noi eravamo ai Sony Studios con ventiquattro ballerini. Tenevamo il segreto gli uni con gli altri perché stavamo tutti cercando di ottenere che il nostro numero fosse il migliore e di stracciarci a vicenda. Dopo quella prima riunione, non rividi nessun altro coreografo. Vidi Jeff Margolis un paio di volte, e incontravamo Michael praticamente ogni giorno, ma credo che Jeff stesse semplicemente lasciandoci in pace perché voleva fosse fatto in modo da permettergli di capire come filmare lo spettacolo. Ci diede il nostro spazio perché sapeva che eravamo molto sotto pressione e 'Dangerous' sarebbe stato un grande numero".

"I coreografi si erano interfacciati con i suoi costumisti, i suoi hair-stylist e i suoi truccatori", ha spiegato Margolis. "I coreografi sapevano ciò di cui avevano bisogno per Michael Jackson e per i ballerini e relazionavano tutto a Michael Bush. Erano tutti in sincronia. Brad Buxer coordinava la musica con Michael e Michael con i coreografi".
"Tutte le prove di danza si svolgevano ai Sony Studios mentre Brad Buxer provava altrove con la band perché stava usando un'orchestra sinfonica e avevano bisogno di uno spazio più grande per provare, perciò non potemmo provare entrambe le cose nello stesso posto", ha aggiunto Margolis. "Ma prima che Brad iniziasse le prove con l'orchestra, era stato alle prove di danza per tutto il tempo, assicurandosi che le tracce su cui si provava fossero quelle giuste e che i coreografi avessero ciò di cui avevano bisogno. Erano tutti in sincronia. Il light designer era venuto a guardare le prove per essere sicuro di saper dare allo show la giusta illuminazione".
"Anche se ero il produttore esecutivo e regista dello spettacolo, certe cose furono gestite senza che dovessi occuparmene" ha spiegato Margolis. "Una di queste era l'area di competenza di Brad Buxer e tutto ciò che aveva a che fare con la musica. Questo lo gestiva lui. Io ero responsabile per i coreografi, Michael, e tutto il resto. Brad e il suo team si occupavano di tutto ciò che riguardava la musica. Michael Bush di tutto ciò che riguardava i costumi. I coreografi lavorarono davvero a stretto contatto con Michael Bush per ottenere tutto ciò di cui avevano bisogno. Quando assumo dei coreografi, mi fido di loro. La maggior parte di loro erano coreografi televisivi. Loro sanno cosa si può fare e cosa non si può fare davanti alle telecamere, sotto le luci di uno show televisivo, sanno che tipo di materiali è possibile usare per i costumi oppure no. Perciò, quelli erano aspetti nei quali non c'era bisogno che io fossi coinvolto. Mi piace essere nel giro e vedere i progetti prima di vedere le cose realizzate sul palco, cosa che feci, ma non avevo bisogno di essere coinvolto nel processo creativo".
Provando a ri-immaginare alcuni dei suoi classici numeri di danza, Jackson e i suoi coreografi cercarono ispirazione da una molteplicità di fonti.
"Per 'Dangerous', eravamo stati ispirati dal film Arancia Meccanica del 1971. Le immagini, i colori e gli stati d'animo che si vedono nel film" ha spiegato Smith, co-coreografo della nuova possibile routine insieme a Travis Payne. "Sarebbe stata ridotta all'osso. Ricordo la musica che Brad Buxer mi aveva appena dato. Senza nemmeno una prova, era esattamente quello che avevo chiesto. Fu come: wow. Dissi solo: riducila all'essenziale. Lo fece una volta, penso di avergli chiesto di ridurla ancora un po' e alla fine ci siamo arrivati e mi dissi: Eccola qui! E corrispondeva al film, all'atmosfera; era semplicemente fantastica".
Della nuova composizione di "Dangerous", Smith ha spiegato che lui e Payne erano rimasti con una versione molto essenziale all'inizio del brano. Ancora più essenziale delle versioni eseguite da Michael a Seoul e a Monaco di Baviera nel 1999. "Non sembrava nemmeno Dangerous quando arrivavamo sul palco. E i ragazzi: eravamo come un gruppo di pazzi scatenati. Se avete visto il film, capite cosa intendo".
"Michael amava tantissimo il numero originale di 'Dangerous', ma gli dicevano 'Fai sempre questo numero. Devi cambiarlo. La gente ne è stufa'. Perciò, ecco dove la stavamo portando: Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Sarebbe stato fantastico. L'atmosfera era funky. Michael Bush era andato a comprare venticinque bombette, i sospensori e avevamo tutti i nostri stivali da combattimento. Avevamo la singola ciglia finta e tutto il resto. Quella era la nostra direzione".
"Era un set spoglio perché noi eravamo il set", spiega Smith del modo in cui la performance "Dangerous" sarebbe apparsa sul palco. "La volevamo in quel modo. Ed era una sorta di performance stilizzata alla Fosse. Meno c'è, meglio è. E dovevamo avere Naomi Campbell nel numero. Sarebbe arrivata sul palco per una sola passeggiata. E sarebbe stato fantastico".
"Per alcune canzoni, voleva i ballerini e voleva tenerli in una grande coreografia. Per altre canzoni, voleva stare da solo sul palco" ha ricordato Margolis. "C'erano un paio di canzoni per le quali volevo fosse da solo, e un altro paio in cui volevo ci fosse una completa coreografia di accompagnamento, e praticamente ci trovammo d'accordo su tutto. I suoi grandi classici, come 'Beat It', erano con i ballerini. Ricordo ancora quanto fosse fantastica la coreografia per questa canzone".
"Oh, sì" ha ricordato Smith della nuova performance su 'Beat It'. "Ci stavamo lavorando io e Travis. Avrebbe incluso roba nuova, con il classico numero alla fine. Il numero classico lo devi fare. Il resto del numero, che avrebbe portato fino a quel punto, sarebbe stato molto Kung-Fu. Ci eravamo ispirati ai film di Kung-Fu. Michael ci istruì di guardare alcune registrazioni di Bruce Lee. Stavamo cercando di entrare in quell'ordine mentale".
"Doveva essere estenuante per lui perché per questo show non aveva solo una prova al giorno da fare, ma cinque o sei" ha aggiunto Smith. "Era una grande impresa. Se fosse stato il tipo di artista che stava semplicemente lì lasciando che gli altri ballassero intorno a lui, sarebbe stato ok, ma lui non era così. Doveva essere coinvolto nel numero. Doveva ispirare il numero. E questo vuol dire un sacco di pressione e un sacco di lavoro. Le nostre giornate erano lunghe, quindi so che le sue erano super lunghe".
Uno degli altri numeri su cui Jackson stava lavorando diligentemente per impararlo e provarlo era l'interpretazione nuova di zecca di "Thriller" ad opera di Barry Lather.
"Per 'Thriller' avevo pensato a un'atmosfera punk/rock industriale con una leggera venatura da 'spionaggio'"ha ricordato Lather, che aveva già lavorato con Jackson nel 1986 come ballerino in Captain EO. "Avevamo una ventina di ballerini in trench, cappelli e torce come oggetti scenici. Era tutto estremamente dettagliato, crudo e con una gran tensione. Stavo cercando di presentare 'Thriller' in un modo nuovo, il che era una sfida". La messa in scena era molto nervosa e cruda, con una sensazione generale da magazzino industriale. Nero assoluto, toni di bianco e avvicinamento. Non era una performance colorata, ma con un'illuminazione sfacciatamente intensa di tipo rock. Michael aveva imparato tutta la nuove routine di 'Thriller'", ha spiegato Lather. "Aveva imparato la coreografia quando nessun altro era in sala. Ero sbalordito dal modo in cui Michael l'aveva imparata semplicemente osservandola e assorbendo la coreografia visivamente. Gli piaceva molto e la stava padroneggiando. C'era una messa in scena specifica e movimenti nuovi. Io e i ballerini l'avevamo provata per quasi dodici giorni e l'avevamo tutta pronta per Michael quando lui vide l'esibizione per la prima volta e decise di impararla. Gli parlavo durante l'esibizione, mentre si svolgevano i vari momenti e quelli pensati per lui. Quando mostrammo a Michael la routine, ballai al suo posto cosicché lui potesse capire la direzione dell'attenzione e delle pause della messa in scena. Fu davvero emozionante e ricordo di essere stato così dettagliato su tutto. Volevo che fosse perfetto, e che a lui piacessero l'esibizione e la coreografia".
In effetti, a Jackson piacque così tanto la nuova routine di "Thriller" da riadattare una serie di passi di Lather nel suo cortometraggio Ghosts del 1996.
Come con "Thriller", a Lather era stato affidato anche il compito di rivisitare "Smooth Criminal", cosa che fece. Purtroppo, però, il lavoro su questa canzone non prese piede e non venne mai realizzata del tutto.
"Avevo anche una nuova idea per 'Smooth Criminal', ma non ci arrivammo alle prove al punto da svilupparla", ha spiegato Lather. "Era qualcosa di totalmente diverso, e una nuova direzione per quella canzone".
One Night Only era una deviazione dal tipico stile di performance da concerto rock che Jackson aveva offerto in tour nel decennio precedente, quindi la messa in scena e il set erano molto diversi da quello che i fan erano stati abituati a vedere dal Re del Pop.
"Il set era davvero incantevole", ha spiegato Margolis. "Era un'orchestra al completo che circondava totalmente il palco, con la parte posteriore alta due piani: musicisti sul secondo piano e ancora più musicisti sotto. E poi le due parti laterali erano la sua band fissa, che comprendeva Brad Buxer e tutti i ragazzi che normalmente suonavano con lui ", tra cui Ricky Lawson alla batteria, David Williams e Jennifer Batten alla chitarra e Siedah Garrett per i cori.
"Era piuttosto spettacolare", ha continuato Margolis. "Il light designer aveva lavorato con lo scenografo e tutto era illuminato in modo tale che la band poteva essere presente, intravista in controluce oppure scomparire. E quando scomparivano il set diventava un meraviglioso cielo stellato. Sembrava che Michael galleggiasse nello spazio. Il pavimento era un lucido pavimento nero e tutto il resto era come se tu stessi guardando un cielo stellato. Era piuttosto stupefacente. Avevamo costruito anche un piccolo palco satellite in mezzo al pubblico, a parte dal palco principale, in modo che lui potesse uscire da lì per fare uno o due numeri ed essere in grado di toccare il pubblico, che a sua volta sarebbe stato in grado di toccarlo. Era davvero spettacolare. Era veramente caldo e intimo. Era un palco circolare al centro del pubblico, molto piccolo, collegato al palco principale da una passerella".
Il numero più altamente pubblicizzato che si sarebbe dovuto tenere nei concerti dell'One Night Only era l'interpretazione di Jackson di "Childhood", con la partecipazione di un ospite speciale: il leggendario mimo francese Marcel Marceau.
"Inizialmente, non aveva intenzione di avere ospiti speciali", ha aggiunto Margolis. "Quello doveva essere il momento risplendente di Michael. Un momento coperto interamente da Michael. Ma poi se ne uscì con questa brillante idea di Marcel Marceau a mimare 'Childhood', che era semplicemente fantastica. Era l'ospite perfetto per quello spettacolo".
"Lui apprezzava la poesia mimata in slow motion", ha ricordato Marceau in un'intervista del 1996. "Disse che aveva scritto una canzone intitolata 'Childhood'. 'Mi piacerebbe tanto se potessi mimare questa canzone sul palco' - mi disse - 'e io lo farei insieme a te'. Il movimento lento del suo personaggio sarebbe stato meraviglioso".
Marceau accettò di collaborare con Jackson sul pezzo e i due cominciarono a discutere la logistica.
"Quando sei al telefono, un accordo verbale è tutt'altro che un contratto, dopo tutto", ha spiegato Marceau. "Perciò dissi: 'Michael, ti darò il mio numero di Parigi. Chiamami se vuoi, e se questa cosa la facciamo insieme, ci vuole una sceneggiatura'. Non molto tempo dopo questa conversazione, mi chiamò a casa. Cominciò a cantare la canzone al telefono. Gli chiesi: 'Come la vedi se la facciamo insieme? Mandami una sceneggiatura' lui rispose 'No, voglio che sia tu a fare la coreografia e poi la faremo insieme. Io dovrò preparare un contratto'".
"Michael lo amava molto, e fu piuttosto una trattativa da parte mia per riuscire a convincerlo a farlo", ha ricordato Morey, "perché era una persona che semplicemente non faceva esibizioni da ospite speciale. Ricordo che Marcel Marceau mi chiedeva: 'Cos'è che Michael vuole fare esattamente?' E io rispondevo: "Veramente ancora non lo so, ma a breve saremo insieme e voi due lo capirete'. Fu una trattativa difficile con il suo manager, per arrivare a fargli accettare di fare qualcosa senza potergli dire cos'era che stava per fare. Dissi qualcosa del tipo: 'Sicuramente, due dei più grandi geni creativi del mondo possono ritrovarsi insieme in una stanza e capire cosa fare'".
Una volta negoziato con successo il contratto da Morey, Marceau era volato negli Stati Uniti per iniziare a lavorare con Jackson.
"Fui accolto da un Michael Jackson in grande forma. Era felice di avermi e cominciammo a lavorare immediatamente", ha ricordato Marceau. "Voleva qualcosa di concreto. Mimare è qualcosa di criptico; non si possono semplicemente mimare le azioni in una canzone, ci deve essere una sorta di operetta, e 'Childhood' è un grande canto lirico. Per questa particolare versione di 'Childhood' Michael disse che ero libero di fare quello che volevo. Ma allo stesso tempo, chiedevo a Michael se a lui piaceva quello che stavo facendo con la sua canzone, perciò si può dire che ci abbiamo lavorato insieme. Feci tutto [a New York]. Il contatto diretto con Michael era essenziale".
"Il palco era buio pesto, Michael era in un cono di luce e Marcel Marceau era in un altro cono di luce", ha spiegato Margolis. "Questa era tutta l'illuminazione che c'era. Michael era leggermente più su di Marcel in un cono di luce leggermente più piccolo. Marcel ballava sul proscenio in un cono di luce più grande, perché aveva più movimento. Michael era lì a cantare la canzone e Marcel mimava il testo. Era una cosa mozzafiato".
"C'è un particolare passaggio (in 'Childhood'), in cui lui parla di pirati, re e conquiste", ha spiegato Marceau. "Trasformare un pirata in un re sul palco; solo mimando... Il mimo, dopo tutto, è l'arte della metamorfosi. È difficile da fare per un ballerino. Michael ha visto il mio lavoro, sapeva che posso esprimere i maggiori temi e concetti".
"Alla fine del nostro numero per 'Childhood' - un duetto - lui veniva da me a cantare: 'Avete visto la mia Infanzia?' E con un gesto della mano indicava la via. Finivamo il pezzo insieme, come un unico corpo in movimento. Era molto, molto puro. Poetico. Per me, Michael Jackson è un vero poeta; un grande poeta della canzone. È anche un ballerino straordinario e un uomo di spettacolo, con un grande rispetto per il teatro, la musica, e il cinema. Michael [era] molto contento del lavoro che avevamo fatto insieme su 'Childhood'".
"È stato splendido! Adoro questa versione di Childhood" disse Jackson in un'intervista anni dopo. "È strano, nessuno l'ha mai vista. Ci sono cose come quella che nessuno vedrà mai. È stato meraviglioso!"
"Marcel era l'unico ospite speciale di Michael nello spettacolo", ha ricordato Margolis. "Era uno dei più incredibili pezzi di televisione nei quali io sia mai stato coinvolto".
Altri numeri programmati che il mondo non è mai arrivato a vedere includevano le nuovissime coreografie di "The Way You Make Me Feel" e "Bad", oltre alle performance di "Earth Song", "You Are Not Alone", "Black or White", "Smooth Criminal" e "Smile".
"C'era una bella ragazza con la quale Michael si apprestava a fare una routine di danza da solo", ha ricordato Morey. "Era una persona che Jeff Margolis aveva presentato a me e a Michael. Non ricordo il suo nome, ma ricordo che era molto bella e talentuosa e Michael era davvero piuttosto colpito da lei".
"Il resto del tempo era Michael, Michael, Michael", ha detto Margolis. "E questo è ciò che doveva essere. E si sarebbe visto ogni lato di Michael che era possibile immaginare in quelle due ore".
Si era parlato anche di una coreografia di Jackson tutta nuova per "Billie Jean", che forse era diventato il suo numero di danza più iconico di tutti.
"Ricordo loro che stavano cercando di convincerlo a farlo", ha ricordato Smith. "Ma perché? Stavano cercando di convincerlo a cambiare tutto. Dalla sua coreografia ai capelli".
È assolutamente possibile che Jackson stesse davvero preparando il debutto di una nuova versione di "Billie Jean" durante lo speciale One Night Only. Anni dopo, quando gli fu chiesto qual era la canzone sulla quale preferiva esibirsi, Jackson disse che era Billie Jean, "ma solo quando non devo farla nello stesso modo. Il pubblico vuole una certa cosa. Io devo fare il moonwalk in quel determinato momento. A me piacerebbe fare una versione diversa".
"Michael era intelligente", ha detto Smith. "Alla fine avrebbe fatto quello che voleva. Se i nuovi numeri non fossero stati pronti, avrebbe semplicemente detto: ok, facciamo i classici. E la gente vuole vederlo fare i classici. Anche se il nuovo materiale è veramente buono, sentiranno la mancanza dei classici".
Benché lo speciale HBO fosse stato equipaggiato per essere un evento intimo, senza fronzoli, "solo l'uomo, la danza, la musica", Jackson e il suo team stavano giocando con l'idea di uno spettacolare ingresso sul palco assistito da effetti speciali.
In modo simile a come sarebbe saltato fuori a ogni concerto del suo HIStory tour meno di un anno dopo, Jackson era interessato ad un video introduttivo virtuale in cui si trovava in volo verso il luogo dello spettacolo, con il video come transizione per la sua apparizione sul palco in carne e ossa.
"Aveva una cosa pianificata come modello per sorvolare New York City", ha ricordato Morey, "e sarebbe stato come se Michael fosse stato spinto da uno zaino-razzo sulla schiena fuori da uno stadio in qualche posto sopra la città, e si fosse trovato in questa delizioso piccolo teatro nel centro di New York per fare uno spettacolo. Ma non poteva essere realizzato fisicamente, sarebbe stato fatto con effetti speciali. Poi, Jackson avrebbe sorpreso il pubblico attraversando con lo zaino razzo una delle porte di ingresso e volando sopra il pubblico per atterrare sul palco. Erano coinvolte tutte le persone che si erano sempre occupate degli effetti speciali di Michael, come i fuochi di artificio e i suoi voli in aria. Era una versione in piccolo di quello che faceva in un grande stadio. Quando si fa qualcosa di simile in un luogo al coperto devi ottenere i permessi dal dipartimento di polizia e dei vigili del fuoco. Ci eravamo limitati a ciò che potevamo fare, quindi era una mini versione di ciò che aveva fatto in passato, ma questa volta sarebbe stato lui a farlo volare".
Mentre le settimane diventavano giorni, e le date per le riprese dell'8 e del 9 dicembre si avvicinavano sempre di più, stava diventando chiaro che mentre alcuni dei nuovi numeri, come "Thriller", erano pronti per essere portati in scena, altri non lo erano. Alla fine, un certo numero di routine nuove, tra cui "Dangerous Arancia Meccanica" (come Jackson la chiamava) di Smith e Payne, non sarebbero state incluse nello spettacolo.
"Continuavo ad avere la sensazione che si sentisse sopraffatto o avesse dubbi su alcuni numeri", ha ricordato Smith, "e procedevamo molto lentamente perché volevamo che tutto fosse quanto più bello possibile, ma non avevamo avuto la consueta quantità di tempo per prepararci. Arrivammo al punto in cui ci diedero una scadenza dicendoci: 'Dev'essere fatto tutto in 3 giorni', e sia" ha detto Smith. "Allora Michael disse: 'Saipete che c'è? Faremo il vecchio Dangerous'. La maggior parte dei ballerini la conoscevano e la insegnammo a coloro che non la sapevano. Ci sarebbe stato il classico 'Dangerous' di Michael Jackson perché lui lo adorava semplicemente e lo conosceva come il palmo della sua mano".
"Se era nuovo, ma non valido come l'originale, sarebbe stato tolto dallo show e lui l'avrebbe sostituito con la versione classica. Mentre quelli validi, come "Thriller", sarebbero rimasti. Il nuovo "Thriller" era davvero buono. So che a Michael piaceva molto. Perciò penso che sarebbe stato uno spettacolo incredibile, anche se non tutto era nuovo. Ci sarebbero stati momenti nuovi e vecchi insieme. Sarebbe stato fantastico".
La sensazione che lo spettacolo, e alcuni numeri, non stavano arrivando tutti in tempo per essere inclusi nello spettacolo in parte era dovuto al fatto che, come hanno detto Smith e Lather, l'intero processo era così separato in comparti che nessuno sapeva che cosa l'altro stesse facendo, o a che punto del processo fossero.
"Non eravamo mai stati tutti nello stesso posto nello stesso momento finché non ci trasferimmo al Beacon Theatre", ha spiegato Margolis. "Al Beacon restammo per un totale di circa 7 giorni. Prima che avessimo il set, le luci e tutte le attrezzature tecniche, penso che provammo sul palco per quattro giorni. Il 1° giorno Michael non c'era perché per lo più erano prove di danza per i ballerini per posizionarsi sul palco. Poi arrivò Michael a provare il secondo, il terzo e il quarto giorno. Il 1° giorno che Michael venne, fece mezza giornata, mentre il secondo e terzo giorno furono pieni per lui".
Il 6 dicembre, appena prima delle 17:00, durante la seconda delle diverse prove in costume programmate in giornata al Beacon Theatre, e solo 2 giorni dopo che lui e Marcel Marceau avevano affrontato i media per promuovere lo speciale HBO, Jackson collassò sul palco.
"Si sentiva già male ed era stato malato per un paio di giorni", ha ricordato Lather, che prima, quello stesso giorno, aveva preparato la nuova performance di "Thriller" con Jackson sul palco. "Più tardi, nel pomeriggio, quando stavamo lavorando ulteriormente sull'esibizione, collassò sul palco e dovette andare immediatamente in ospedale".
Mentre Lather ha raccontato che Jackson si era sentito poco bene già un paio di giorni prima, Marceau, che stava anche provando con Jackson nei giorni precedenti al suo crollo ed era presente per testimoniare, non aveva rilevato alcun disturbo da parte di Jackson.
"Avrei notato qualcosa", ha ricordato Marceau. "Non c'era alcun segnale che fosse sull'orlo di una crisi... ero al Beacon Theatre e guardavo le prove, che erano meravigliose. Michael era sul palco con una quindicina di ballerini. A un certo punto mi allontanai per prendere qualcosa da bere e poi, all'improvviso, ci fu un grande silenzio. Si fermò tutto. Poco prima la musica era forte, le luci lampeggiavano, e poi, in un attimo ci fu un silenzio totale, come se il mondo fosse giunto alla fine".
"Eravamo tutti sul palco" ha ricordato Smith, "e lo vidi camminare verso la parte anteriore del palco e cadere giù, sbattendo il viso sulla grata del palco".
"Aveva entrambe le mani vicino a sé, con il microfono in una mano, e cadde di faccia sulla griglia di metallo", ha ricordato Michael Prince, uno dei tecnici del suono dello spettacolo. "Non aveva nemmeno messo le mani avanti per arrestare la caduta. Fu spaventoso. Prese davvero una brutta caduta. Sono sorpreso che non si fosse rotto il naso o il mento sulla grata".
La grata metallica era una parte del palco appositamente costruita nel pavimento. Jackson la utilizzava per creare degli effetti in certi numeri, come in "Black or White", con la luce, il vento e il fumo sparati sotto di lui. I testimoni ricordano che fu durante la preparazione di "Black or White" che avvenne il collasso di Jackson.
"Perse il controllo", ha raccontato Margolis."Prese una terribile caduta sbattendo la testa sulle grate così forte che era svenuto".
"Era collassato, aveva perso conoscenza ed era a terra", ha ricordato Marceau. "Eravamo tutti pietrificati. C'erano persone intorno a lui e lui non si muoveva affatto. Arrivarono i paramedici e quando io vidi il palco ero molto spaventato".
"Le sue guardie del corpo si precipitarono a formare un cerchio protettivo intorno a lui, tenendo le loro giacche su di lui per dargli un po' di privacy", ha detto Prince. "Qualcuno gridò di chiamare un'ambulanza che arrivò nel giro di pochi minuti".
"Fui io a chiamare il numero di emergenza 911", ha ricordato Morey. "Respirava, ma sicuramente non rispondeva. Pensai che forse aveva avuto un attacco di cuore".
"Devo dire che i soccorritori del 911, anche con il traffico di quella città, arrivarono al Beacon Theatre in meno di cinque minuti. Era incredibile" ha detto Margolis. "Prima lo controllarono mentre giaceva a terra, poi lo misero su una barella e nell'ambulanza, e uscirono fuori di lì così in fretta. Si muovevano come proiettili".
Jackson venne ricoverato al Beth Israel Medical Center Nord, nell'Upper East Side di New York. Nel frattempo, venne convocata una riunione nella hall del Beacon Theatre.
Prince ha ricordato che una volta trasferito Jackson in ospedale, venne fatto un annuncio dagli altoparlanti del Beacon chiedendo a tutti i ballerini, la band, il cast e la troupe di radunarsi nella hall del teatro.
"Sembrava probabile che tutto questo spettacolo stava per essere cancellato o rimandato in qualche modo" ha ricordato Lather. "Nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto per il resto della giornata. Stavamo ancora preparando le performance per la telecamera e mettendo insieme lo show con Jeff Margolis. L'intero spettacolo non era mai stato provato dall'inizio alla fine; la produzione non era ancora pronta. Erano in programma molti più giorni di preparazione per le telecamere".
Alla fine si decise che lo spettacolo, o almeno le prove a quel punto, sarebbero andate avanti senza Jackson, la cui presenza al Beacon Theatre non era comunque in programma per quella sera.
Era prevista la partecipazione di Jackson ai Billboard Music Awards del 1995 al New York Coliseum quella sera, dove doveva ricevere il premio Special Hot 100 per i suoi grandissimi successi nelle classifiche. Invece, Jackson giaceva in un letto d'ospedale, con medici professionisti che lavoravano per stabilizzarlo.
Il cast e la troupe di One Night Only continuarono a preparare i numeri per le telecamere al Beacon Theatre quella sera e il giorno dopo, mentre Jackson aspettava l'arrivo del suo medico personale, il dottor Allan Metzger, che stava volando a New York da Los Angeles per valutare le sue condizioni.
Quentin Schaffer, Vice Presidente delle Relazioni con i Media alla HBO, rilasciò una breve dichiarazione la sera del collasso, lasciando che il pubblico sapesse che Jackson era stato "stabilizzato" e confermando che le prove stavano continuando. Schaffer aveva riconosciuto che lo svolgimento dello speciale era incerto, aggiungendo che la preoccupazione principale di HBO era la salute di Jackson.
John Hanchar, un portavoce per Il servizio medico di emergenza, aveva
riferito che la squadra di paramedici che era arrivata al Beacon Theatre
appena 4 minuti dopo il collasso aveva trovato la pressione del sangue di Jackson sui valori anormalmente bassi di 70 su 40.
Il dottor William Alleyne II era il direttore dell'ospedale Beth Israel Nord nel dicembre 1995 e fu lui ad avere la responsabilità delle cure mediche che alla fine salvarono la vita del Re del Pop.
"Il signor Jackson era in condizioni critiche" disse il dottor Alleyne all'Herald. "Era disidratato. Aveva la pressione bassa e il battito cardiaco accelerato".
Nel frattempo, il pubblico era venuto a sapere quello che era successo a Jackson e cominciò a raccogliersi in massa fuori dall'ospedale per mostrare il suo sostegno alla superstar.
"Guardai fuori dalla finestra e la folla era immensa, di gran lunga più numerosa di quando la residenza del sindaco dall'altra parte della strada aveva ospitato il Papa, il Presidente, persino Nelson Mandela" ha ricordati Alleyne, aggiungendo che c'era anche un "assoluto pandemonio" dentro l'ospedale.
Non ci volle molto perché i media cominciassero a riportare l'accaduto, con la speculazione sulla gravità delle condizioni di Jackson che dilagava in modo incontrollato.
"Michael Jackson collassa alle prove" fu il titolo del New York Times il mattino dopo, riferendo che Jackson era crollato sul palco durante le prove il pomeriggio del giorno prima "gettando nell'incertezza i piani per uno speciale televisivo nazionale molto pubblicizzato che sarebbe dovuto andare in onda domenica".
Entertainment Weekly prese con le pinze la notizia del collasso di Jackson, scrivendo una storia che chiedeva: "Jacko è svenuto in scena o ha messo in scena uno svenimento?"
L'articolo di EW sosteneva che una fonte anonima aveva rivelato loro che Jackson era dispiaciuto che le strade di New York City non erano andate in tilt per i suoi concerti e che il teatro Beacon da 2.800 posti era così piccolo da impedire la sistemazione dell'enorme apparato di luci di Jackson - senza che nulla di tutto questo fosse vero.
Secondo il New York Daily News, la sorella di Jackson, LaToya, si era affrettata a chiamarli dicendo di conoscere "tutte le piccole mosse e i piccoli schemi di Michael che tira fuori quando pensa di aver bisogno di attenzione", aggiungendo che il suo collasso era "una mossa pubblicitaria".
"Non credo che nessuno sia un attore abbastanza bravo da falsificare un collasso nel modo in cui collassò lui", ha detto Prince, che fu testimone oculare del drammatico crollo di Jackson dalla sua postazione con i tecnici del suono.
Anche il medico del Re del Pop ha rimarcato che il suo collasso era sia molto reale che molto grave. "Era quasi morto" ha sottolineato Alleyne, aggiungendo che Jackson "era incosciente quando è arrivato in ospedale".
"La sua più grande preoccupazione era se avrebbe potuto esibirsi", ha ricordato Alleyne di Jackson.
Purtroppo per tutti quelli coinvolti, Alleyne informò Jackson che non c'era "nessuna possibilità" che lui potesse esibirsi nell'immediato futuro.
Jackson rimase ricoverato in ospedale e sotto stretto presidio medico durante le notti dell'8 e del 9 dicembre pianificate per le riprese e anche oltre la data del 10 dicembre in cui era prevista la messa in onda, con conseguente cancellazione di tutta la faccenda.
Il collasso di Jackson, con la successiva cancellazione dello speciale di HBO, non solo era stato seriamente dannoso per la sua salute, ma danneggiò anche le sue future vendite di dischi negli Stati Uniti, e corruppe la percezione del pubblico americano sulla sua capacità di esibirsi ancora dal vivo.
"Senza dubbio, lo speciale di HBO, secondo la nostra percezione, sarebbe stato un grande impulso per le vendite in prossimità del Natale" disse al New York Times il Vice Presidente Marketing di HMV, Alan McDonald.
"Jackson è a corto di gas" disse all'epoca l'analista mediatico di New York, Porter Bibb, aggiungendo che "potrebbero essere finiti per lui il giorni da Re del Pop".
L'8 dicembre, giusto ore prima che il primo spettacolo sarebbe dovuto andare in scena di fronte a un pubblico dal vivo, il cast e la troupe furono nuovamente invitati a radunarsi al Beacon Theatre, con Margolis ad annunciare la notizia che nessuno voleva sentire: lo spettacolo non sarebbe andato avanti.
"Ci dissero che sarebbe stato annullato" ha ricordato Lather. "Fu una tale delusione, perché tutti avevano lavorato così duramente e così tante creativi speciali stavano lavorando allo show per realizzare qualcosa di mai visto prima per Michael".
"Col senno di poi, è davvero inquietante che le occasioni di lavoro con MJ nella mia carriera siano terminate con l'annullamento dei concerti" ha detto Prince, la cui prima volta in assoluto con Jackson era stata la preparazione di One Night Only e la sua ultima volta la preparazione del tour This Is It.
Una volta che la cancellazione era stata confermata, si rivolse l'attenzione alla possibilità o meno di ripianificare lo spettacolo per una data successiva.
"Lo spettacolo era praticamente pronto ad andare in scena" ha ricordato Margolis. "A un certo punto accennai al suo management che, quando la sua salute sarebbe migliorata, avremmo potuto riprovarci. Loro dissero che ne avrebbero parlato con Michael, dopodiché non sentii più nulla da nessuno. Ma sì, la musica era stata completata. I mix erano stati perfezionati tutti. Le orchestrazioni erano pronte. Tutto era finito. Era qualcosa di compiuto. Ma per qualche motivo semplicemente non è mai avvenuto. Immagino che quando HBO e tutti dicevano 'Una notte sola' non stessero scherzando".
La mancata riprogrammazione fu dovuta meno alla volontà di HBO di riprovarci, e più a una combinazione dell'esitazione di Jackson a tornare all'idea e della liquidazione del premio assicurativo per HBO.
"La HBO aveva un'assicurazione sugli spettacoli" ha spiegato Morey "perciò fu coinvolta la compagnia di assicurazione. Fondamentalmente, una volta che lo spettacolo divenne oggetto di una richiesta di risarcimento, l'intero concetto evaporò semplicemente".
In una intervista del 1996, a Jackson fu chiesto se stava ancora progettando di filmare gli spettacoli della HBO.
«Oh, sì" aveva risposto Jackson esitante. "Stiamo progettando di farli in Africa. In Sud Africa".
Ho chiesto a Margolis se ne avesse mai sentito parlare. "No" ha detto. "Non so nulla di questo".
"Quella in realtà sembra una delle iperboli di Michael Jackson" ha convenuto Morey. "Non c'era nessuna discussione di farlo in Africa, o da nessun'altra parte".
"No" ha aggiunto Smith. "Era troppo. Non ne riparlammo mai. Disse che adorava la nuova 'Dangerous Arancia Meccanica' e disse che avrebbe voluto che avessimo potuto farla. Ma no, non parlò mai di riprovare a fare lo speciale HBO".
Anni dopo, a Jackson fu chiesto di nuovo degli spettacoli annullati, e se li avrebbe mai fatti.
"No, penso di no"disse Jackson alla rivista Black and White. "Ho lavorato così tanto per preparare quello spettacolo, c'era una tale pressione; la gente mi spingeva a fare quello spettacolo a tutti i costi! E poi, alla fine, la natura ha preso il suo corso e ha detto, "stop!" Lei ha deciso che non dovevo fare quello show".
Sebbene Jackson non abbia mai accettato di riprendere quello spettacolo, c'è un piccolo barlume di speranza che i fan possano vederlo un giorno. Le prove di Michael Jackson: One Night Only, come si è a lungo speculato, sono state videoregistrate.
"Michael voleva guardare tutto" ha rivelato Margolis, "perciò tutto durante le prove era registrato. Michael aveva la sua troupe che ha documentato tutto ciò che ha fatto. Spesso, quando eseguiva una performance, chiedeva al regista dello spettacolo una copia delle sue prove per potersela portare a casa e studiare, per vedere cosa avrebbe potuto migliorare. Era un perfezionista".
"Ci ha dato le telecamere, noi registravamo e gli davamo il filmato da studiare" ha spiegato Smith di Jackson. "C'erano un sacco di riprese mie e di Travis. La troupe di Michael era lì quando lui era lì, e lui era con noi molto spesso. Si posizionavano dove non potevamo vederli, cosa che mi piaceva, e tutti noi facevamo semplicemente le nostre cose ed eravamo noi stessi".
Ma! C'è un problema.
"I nastri sono svaniti" ha detto Margolis. "Sono scomparsi. I nastri erano finiti tutti nelle mani di Michael. Faceva parte del suo accordo. HBO non ha nulla. La sua società di management non ha nulla. I suoi avvocati non hanno nulla. Io non ho nulla. Nessuno aveva nulla se non Michael, e manco a dirlo, sono scomparsi anni fa".
Jackson era famigerato per il suo smarrire materiale importante. "Una volta che consegnavi qualcosa a Michael Jackson potevi anche semplicemente buttarlo via da un ponte" ha detto Brad Sundberg, uno dei tecnici del suono più fidati di Jackson, "perché mai e poi mai l'avresti rivisto".
"Quando hanno ripulito Neverland, sono sicuro che da qualche parte in quella proprietà avesse una biblioteca che conteneva ogni singolo pezzo di filmato e ogni singolo nastro audio che chiunque gli avesse mai dato, che era caduto nel buco nero di Michael Jackson" ha speculato Margolis. "Conoscendo Michael, e sapendo quanto fosse perfezionista, sono sicuro che tutta la roba dell'One Night Only fosse stata archiviata qualche parte".
Come si vede nelle riprese catturate durante la preparazione della sua sventurata serie di concerti del 2009, This Is It, e nei filmati trapelati dai preparativi per il tour Dangerous, le registrazioni delle prove di Jackson sono una visione avvincente.
"Michael era sempre presentabile" ha detto Margolis. "Perciò, anche quando veniva alle prove, i capelli e il trucco erano sempre fatti, aveva il cappello e tutto il resto, perché era sempre ripreso. La sua squadra lo registrava sempre, quindi lui era sempre pronto per la telecamera. Perciò, anche se si guarda il filmato delle prove, sembra uno spettacolo vero e proprio. Se qualcuno potesse ritrovare quei filmati e metterli insieme, se ne potrebbe ricavare uno spettacolo. Ogni volta che Michael era alle prove veniva documentato. Poterlo rivedere sarebbe assolutamente fantastico".
"Stavamo facendo la prova costumi quando è collassato e anche quel momento è stato catturato su nastro", ha detto Margolis. "Per ogni numero, i ballerini erano vestiti come avrebbero dovuto esserlo per lo spettacolo. Fu un tale disastro. Piansi quando scoprii che non sarebbero mai stati in grado di fare lo show. Sarebbe stato magico".
"Eravamo tutti lì per lui e per fare la storia" ha detto Lather. "Jeff Margolis aveva lavorato sodo per preparare questo spettacolo. Si apprestava ad essere sorprendente. Sentivamo tutti di avere una di quelle opportunità che ti capitano una sola volta nella vita. Ci eravamo dentro tutti insieme per Michael. Eravamo onorati di lavorare in questo spettacolo! Quello era certo. C'era questa vibrazione nell'aria che sarebbe stato un altro importante punto culminante della carriera di Michael; uno spettacolo di cui si sarebbe parlato per anni a venire".
"Se lo speciale fosse andato in onda, lo spettatore avrebbe visto cose che non aveva mai visto prima" ha detto Morey. "Ci sarebbero state cose di cui si sarebbe parlato in tutto il mondo; dal distributore dell'acqua o la macchinetta del caffè in ogni ufficio alla tavola in ogni casa. Dopo gli Stati Uniti, sarebbe stato trasmesso in tutto il mondo".
"Ricordo la sensazione che provavo nel farlo"ha detto Smith. "Era semplicemente una sensazione fantastica, fantastica. Se avessimo potuto tirarla fuori, avrebbe brillato dal cielo. Sarebbe stato glorioso".

Thanks to Laura Messina TRUTH 4 MJ
 

pussycontrol

HideOuter Gayhetero
Con eso de que en Beat It se propusiera una revisión de la coreo a lo kung-fú y el detalle de que habría una orquesta encima del escenario en una plataforma tocando live me hizo pensar en queseguramente recuperó al menos estas dos ideas para el 30 aniversario de su carrera en los concerts de N.Y en el MSG , porque si nos fijamos los bailes de los bailarines mantienen una actitud-movimientos que tienen mucho que ver con ese estilo de lucha (o algún otro arte marcial del estilo): Recordémoslo;):

http://youtu.be/cL4KuqHP8fY




Por otro lado me hago componendas de cual paso/movimiento podría ser aquel con el que se quedó para Ghosts de la nueva versión-única para aquella ocasión malograda:(-de Thriller.

En cualquier caso dada toda las expectativas a to2 los niveles: efectos especiales, coreos distintas/inéditas, juegos de luces/sonido, el mini escenario redondo en medio del público, la actuación de Childhood junto a Marceau, la de Smile, buuuf!; de nuevo maldigo los hados de que no se pudiese llevar a término por ese "primer aviso" como decís pero luego el que no se hubiese podido recuperar pasado el tiempo suficiente necesario para poder abordarlo en plena forma pero claro, para entonces ya estaba metido en plena vorágine del History Tour y su percepción personal de que aquello tenía que haberse dado en su momento y no otro.

Por otro lado la circustancia de que los ensayos se hayan traspapelado que nadie-excepto el propio MJ que lo archivó vaya ud a saber donde de toooooooooodo su enorme catálogo de grabaciones suyas que conservaba en NL-conserve copia:¡qué absoluto desastre porque como aseveran los implica2 en el proyecto todo esto habría impactado totalmente al público del mundo incluso en caso de tener solo los ensayos que como leemos y al igual que en TII-se hicieron varios completos faltando tan solo el público que ahora seríamos nosotr*s a través de dvd's y/o blue rays actuales.

En fin, otra de las grandes ocasiones perdidas para siempre me temo.

Muchas gracias a los que han desarrollado este sin duda y a pesar de todo excelente post tratando este asunto en extensión que andábamos esperando desde hacía dos décadas ya.
 
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Muchas gracias Damien Shields por armar semejante trabajo y a Blues, Xtar y Smelly por compartirlo. Apenas me di tiempo de leerlo anoche porque no queria interrupciones y me he quedado muy molesta.

No, no, no y no puedo aceptar que se le culpe a Michael (ahora que no esta) y se le responsabilice por perder en el "hoyo negro" las cintas. Es una estupidez! El que Michael "perdiera" cintas se sabe desde hace tiempo, como lo ha comentado Brad Sunberg desde la epoca de Thriller, pero de eso a que un show de semejante tamaño quedara en las manos de una sola persona no me lo creo NADA! Ya me imagino a los de HBO no teniendo ningun tipo de injerencia en registrar y almacenar todo aquello. Pero como han comentado en previos posts, todo lo relacionado a este show se ha mantenido durante casi 20 años en el mas absoluto misterio.

A mi lo que mas me habria encantado ver era la colaboracion con Marcel, debio haber sido fantastica y recuerdo la emocion al haber visto las pocas imagenes que de ellos circularon. Sobre el reinventar coreografias, no lo se creo que soy mas de la idea que hay cosas que no se deben tocar ni modificar (como lo hace Madonna en sus shows).

Nunca dude que la crisis de salud fuera real, y mas lo confirmo leyendo todo lo anterior. Ademas, y por si fuera poco, debemos agregar a la ecuacion los lios de faldas en los que andaba Michael en ese tiempo. Su matrimonio con Lisa estaba en la cuerda floja y llevaban algun tiempo separados, y es bien conocida la escena tipo Jerry Springer/Laura de America que Lisa armo en la unidad de cuidados intensivos con todo y demas pacientes presentes. Por si hiciera falta agregar un poco de sal al caldo, Debbie Rowe ya estaba en vias del primer embarazo (aquel de cuyo producto se sabe que no se logro) y es muy factible que Lisa lo supiera ya que aun era su esposa. Todo eso mas la presion exclusivamente profesional ¡ahi les encargo!

Aquel 1995 fue un año pre-TII, con la diferencia de que, gracias a la oportuna y profesional atencion medica, de esa pesadilla hace 19 años si despertamos... por un tiempo :(
 
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Increíble el póst! !! Muchísimas gracias a los tres por la traducción . Ojalá pudiéramos ver esas imágenes grabadas por que prometía mucho.

Gracias Xtar y Smellyjm por completarlo :*):*)

Qué triste que se pusiera en duda su profesionalidad y responsabilidad pensando que pudo fingir una enfermedad así. Increíble.

Sí que es cierto que esto entristece mucho . A que pedazo de memo se le ocurre sugerir que podría estar fingiendo .? . NINGÚNA persona que finge se cae golpeándose en la cara :mad: . La gente que finge cae siempre en zona mullida y jamas se hacen daño porque instintivamente se protegen y mucho más la cara y la cabeza. Las personas que sufren un síncope caen de bruces como le ocurrió a el . Nadie que finge esta ingresado en la UVI por muy Michael Jackson que seas , ni ingresa inconsciente . Probablemente ingreso con alguna arritmia cardíaca producida por desequilibrio de iones por la deshidratacion. Pocas personas están en pie con una tensión de 70/40 y mucho menos realizando ejercicio.; y despues de cualquier proceso de este tipo, el tratamiento posterior incluye reposo fisico .

Gracias por el relato del medico Blues porque la prensa y su propia familia llega muy lejos :(
 
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Dato importante: las cintas con esas grabaciones existen , aunque supuestamente estàn "perdidas", pero como tantas cosas, no sabemos si apareceràn en algùn momento y el estate haria un gran negocio editando esos ensayos, màs quizà que con la ediciòn de This is it.. en fin habrà que esperar....saldràn a la luz..algùn dia...?
 
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JulitoMJ

HideOuter Senior
Es increíble que después de 20 años se venga a conocer todo esto... Ciertamente leer el artículo te hace flipar pensando en cómo hubiera quedado ese show. Una cosa sí me quedó clara, en su momento era de lo más ambicioso, al igual que lo sería el futuro This Is It, solo de imaginarme Childhood con MJ cantando y Marceau bailando.... uffff... se me ponen los pelos de punta.

Y desgraciadamente coincido con pussycontrol en que lo más probable es que esas cintas se hayan perdido para siempre :( Me da la impresión que después de aquel suceso MJ no quiso tener nada que le recordara ese show, es que ni siquiera en la gira HIStory vemos esa nueva versión de Thriller, y tampoco interpretó Childhood... en fin... ojalá y me equivoque y algún día entre al foro y vea en la sección de Multimedia: One Night Only HQ Leak...
 
Wooooow, sin duda hubiese sido un graaan evento y hubiese sido un gran trapolín para MJ, si de por sí, HIStory es el disco doble más vendido, ese ONE NIGHT ONLY hubiese sido la segunda parte del Motown 25, y History hubiese sido....HISTORY!!!

Como dicen, la precuela de TII :( , ya la naturaleza le advirtió que hacer conciertos siendo presionado por la avaricia de la gente no le iba muy bien, y, todo termino de la peor manera, algo como lo de HBO multiplicado por 50 acabó con él :'(

No me impresiona saber que Michael fuese tan dulce y humilde en su estancia en el hospital, lo que si me impresiona es tooooodo lo que me eh encontrado tras está noche que nunca fué :( ; que gran gesto hacia el Doc....vaya que salva vidas todos los días, pero que te lo diga Michael Jackson, bueno, siempre tiene un plus.

Veo muy lejano que salgan esas cintas, talvez Michael le tomó un poco de resentimiento a esas forzadas presentaciones....sino, porque no hizo esos numeros para el History Tour?!?! El nuevo dangerous para el History, sino para presentaciones posteriores o el MJ&Friends, American Bustand...etc....Hubiesen sido un gran acierto ver Smile o Childhood en vivo, y mas por el significado que tenían esas canciones para él :/.

Pero, siempre hay un alma generosa que, de alguna u otra forma consigue y comparte estas cosas :).
 
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Mmm yo no se si esto tiene tanta relacion con TII, no olvidemos que para aquel año Michael venia se sufrir mucho estress, malos momentos, etc, para TII lo mataron...
 
No puedo creer que se me haya pasado leer esto...despues de leer los detalles de los ensayos debo decir que las cintas de dichos preparativos se convierten en mi deseo nro 1 de fan para que se filtren algun día!!!
 

pussycontrol

HideOuter Gayhetero
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